14 Settembre 2022

Come prevenire la fermentazione malolattica in modo naturale, privo di allergeni e sostenibile?

Come siamo arrivati alle nostre soluzioni principali per salvaguardare la freschezza di bianchi, rosati, e alcuni rossi? Leggi qui il racconto del processo di ricerca.

Fermentazione malolattica: come prevenirla?

Tra i diversi composti del vino c’è l’acido malico, che i batteri lattici trasformano in acido lattico attraverso la fermentazione malolattica (FML). La FML è dunque una reazione di trasformazione di un gruppo acido (-COOH), proveniente dalla molecola di acido malico, in acqua e anidride carbonica, a opera dei lattobatteri oenococcus oeni e lactococcus lacti

L’enologo può scegliere tra due strade:

  • favorire la FML con l’utilizzo di batteri lattici selezionati che, rispetto ai ceppi indigeni, non producono Ammine Biogene, composti che presentano un’attività biologica non vantaggiosa e spesso nociva;
  • prevenire la FML per salvaguardare la freschezza di molti vini bianchi e rosati, e di alcuni vini rossi, inibendo i batteri lattici.

Se si opta per la seconda strada, vi sono sempre state diverse possibilità. Storicamente, infatti, per prevenire la fermentazione malolattica nei vini l’enologo:

  • pone attenzione all’igiene in cantina;
  • provvede al raffreddamento del vino dopo la fermentazione alcolica, un’azione che comporta un elevato costo energetico
  • aggiunge SO2, azione controproducente poiché la richiesta attuale del mercato è di ridurne l’uso;
  • aggiunge al vino lisozima, in quantità massima di 50g/hL. Il lisozima però è sempre meno utilizzato per l’elevato costo e perché, provenendo dall’albume d’uovo, è considerato un allergene.

Le proprietà antibatteriche dei tannini hanno spinto Ever alla ricerca di una soluzione naturale, sostenibile e allergen-free, adatta anche alla produzione di vino biologico e vegano. Nel 2014 abbiamo infatti presentato agli enologi Bluetann Pro, sviluppato nei nostri laboratori: la dose consigliata è di 2g/hL, da aggiungere direttamente al mosto e al vino.

Acido fumarico: perché Natural Control Wine è più efficace?

La necessità di proteggere l’acidità fissa dei vini ha portato la legislazione dell’Unione Europea ad approvare, in base al RE 2022/68, un additivo efficace nel prevenire la fermentazione malolattica, già noto e apprezzato nel settore alimentare anche per il suo potere acidificante: l’acido fumarico, che l’OIV raccomanda nelle dosi di 30-60g/hL.

R&D Ever ha messo a punto Natural Control Wine che grazie alla sinergia con il chitosano risulta più efficace del solo acido fumarico

L’aggiunta di 30g/hL di Natural Control Wine al vino ne esalta la freschezza con un leggero incremento di acidità totale e un leggero decremento del pH.

Ma in che modo?

Di seguito alcuni esempi applicativi:

Prevenzione della fermentazione malolattica in terreno di coltura specifico per batteri lattici

Le prove condotte nei laboratori di Italiana Biotecnologie sono state fatte mettendo i batteri lattici selezionati nelle condizioni migliori rispetto al loro metabolismo: terreno di coltura specifico, T°, pH, senza SO2 e Alcol.

Nei numerosi test ripetuti in triplo, si è confermata l’efficacia di Natural Control Wine già alla dose di 30g/hL grazie alla sinergia d’azione tra i suoi componenti, come mostra il grafico sulla destra.

Prevenzione della fermentazione malolattica in terreno di coltura specifico per batteri lattici

Durante i mesi estivi scorsi, le temperature dei vini stoccati in vasche o serbatoi non termo-condizionati sono salite fino a oltre 20-25°C, favorendo la FML, anche di sottoposti a filtrazione tangenziale. 

Una prova, attualmente ancora in corso, ha confermato che la fermentazione malolattica non è avvenuta nel vino trattato con 30g/hL di Natural Control Wine, la nostra soluzione.

Il monitoraggio dei vini è stato fatto dall’enologo con strumentazione Hyperlab nel laboratorio della cantina. I controlli sono stati eseguiti in parallelo sugli stessi presso i laboratori di Enologica Friulana, volutamente conservati a 25-27°C, per favorire l’avvio della FML.

Al momento della degustazione, le piccole variazioni di pH (in diminuzione), e di acidità totale (che si trovava invece in aumento), ottenute con 30g/hL di Natural Control Wine, sono state valutate positivamente dall’enologo.

Prova comparativa tra Natural Control Wine e acido fumarico in vino mantenuto a temperatura ottimale per i batteri lattici

Durante un’altra prova, invece, del vino trattato con 30g/hL di Natural Control Wine è stato messo in comparazione con un trattamento fatto con 30g/hL di acido fumarico. 

Le analisi dopo 8 settimane:

Nella tesi con 30g/hL di acido fumarico aggiunto al vino: 

  • la FML è quasi ultimata
  • il vino ha perso oltre il 75% dell’acido malico iniziale
  • si contano su piastra numerose colonie di batteri lattici 

Di contro, la tesi trattata con 30 g/hL di Natural Control Wine:

  • ha preservato tutto l’acido malico
  • non presenta crescita di batteri lattici sulla piastra di coltura

Uso di Natural Control Wine con avviata fermentazione malolattica

In cantina è stato individuato un vino stoccato in vasca, che presentava FML spontanea avviata.

Sono state fatte delle aggiunte crescenti di Natural Control Wine (30-45-60g/hL) con l’obiettivo di rallentare o bloccare la fermentazione malolattica.

I campioni di vino conservati in laboratorio alla temperatura ottimale per i batteri lattici sono stati analizzati dopo 10 e 25 giorni dal trattamento. Il risultato è che nel vino trattato con 30g/hL di Natural Control Wine la fermentazione malolattica non è proseguita.

Conclusioni

La prevenzione della fermentazione malolattica ottimale, in modo naturale e privo di allergeni, si ottiene con l’aggiunta al vino di 30g/hL di Natural Control Wine. 

 

Come usarlo al meglio?

L’aggiunta di questa soluzione è semplice, ed è da effettuarsi direttamente nel vino come segue:

  1. disperdere la quantità di Natural Control Wine in 20 volumi di vino
  2. omogeneizzare accuratamente la dispersione ottenuta alla massa da trattare

Questa procedura, oltre a semplificare l’operatività di cantina, ne ottimizza l’efficacia, sfruttando la capacità del vino (soluzione idroalcolica) di solubilizzare l’acido fumarico, poco solubile in H2O.

 

Ulteriori informazioni e precisazioni

  • Nella risoluzione OIV-OENO 618-2020 le dosi di utilizzo sono di 30-60g/hL
  • Nel REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2022/68, l’acido fumarico è considerato uno stabilizzante
  • Natural Control Wine è utilizzabile nel vino
  • Natural Control Wine non è utilizzabile nei vini biologici
  • Per approfondire l’argomento si consiglia la lettura di questi articoli, in lingua spagnola e in lingua italiana.

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